Rinoceronte
Se pensi di essere troppo piccolo per fare la differenza, allora prova a dormire con una zanzara in stanza.
Proverbio Africano
L’ESPERIENZA
Il rinoceronte è molto timido e schivo, infatti non è semplicissimo avvistarlo rispetto agli altri animali della savana.
Ma quando lo incontro è un’emozione, lo trovo un animale molto affascinante e particolare.
Il mio prezioso ranger, che io chiamo la voce narrante del safari che si alterna ai meravigliosi silenzi dell’ambiente circostante, mi ha spiegato la differenza sostanziale tra rinoceronte nero e rinoceronte bianco.
Il rinoceronte nero è più piccolo e un pò più scuro rispetto a quello bianco.
Oltre alle dimensioni, una differenza particolare è la forma della bocca: quella del rinoceronte bianco è squadrata invece quella dell’esemplare nero è più rotonda.
Ho incontrato il rinoceronte nero nel Ngorongoro e siamo stati un pò a guardarci in silenzio senza fare alcun movimento.
Proprio nel Ngorongoro si pensa che vivesse il rinoceronte nero più vecchio del mondo, morto a fine dicembre 2019 all’età di 57 anni.
Questo rinoceronte (chiamato Fausta) è stato messo in libertà nel Ngorongoro nel 1965 quando aveva tra i 3 e i 4 anni di età e qui ha vissuto fino al 2016 quando, dopo diversi attacchi dalle iene e varie ferite, è stato portato in un santuario per animali selvatici dove ha trascorso gli ultimi tre anni di vita.
A causa del bracconaggio purtroppo il numero dei rinoceronti sia neri sia bianchi è decisamente diminuito negli anni ed è più raro incontrare il rinoceronte nero.
Durante i miei safari ho incontrato anche i rinoceronti bianchi e alcuni esemplari mi sono rimasti impressi per il loro corno lunghissimo, veramente grande.
Loro usano il corno per combattere e per difendersi.
Pensate che la popolazione di rinoceronti dell’Africa è stata ridotta del 96% negli ultimi 50 anni.
Solo nel 1970 la popolazione stimata di rinoceronti neri in Tanzania era di 22.000 esemplari. Nel 1990 il numero era sceso a soli 25 esemplari.
Questa specie è stata portata sull’orlo dell’estinzione dal bracconaggio per il suo corno, un materiale apprezzato in molte culture asiatiche per il suo utilizzo nella medicina tradizionale.
Negli ultimi 20 anni vari programmi di protezione e allevamento del rinoceronte nero nati dalla collaborazione tra diverse associazioni e il governo della Tanzania hanno contribuito ad aumentare il numero di rinoceronti neri che adesso vivono nei parchi nazionali.
Ma purtroppo il bracconaggio rappresenta ancora un pericolo dilagante contro cui associazioni e governo stanno continuando a lottare.
IL RINOCERONTE
Il Rinoceronte Nero
Il rinoceronte nero è la specie più piccola e più rara delle due specie presenti in Africa (l’altra è il rinoceronte bianco).
Pesa tra i 700 kg e i 1.300 kg e i maschi hanno le stesse dimensioni delle femmine. È alto 1 metro e mezzo ed è lungo 3 metri e mezzo.
Il rinoceronte nero vive in diversi habitat, tra cui pianure aperte, cespugli, savane e foreste.
Timido e schivo, è un animale che tende a stare al riparo. Solitamente è di cattivo umore e imprevedibile.
I rinoceronti neri sono generalmente visti da soli o in piccoli gruppi. Sono più attivi all’alba e al tramonto, riparandosi dal caldo durante il giorno. Nei letti dei fiumi asciutti scavano per cercare l’acqua.
Intorno al 1900 alcune stime affermano che erano presenti in Africa più di 1 milione di individui.
Il bracconaggio ha ridotto notevolmente il numero di esemplari a circa 4.800.
I rinoceronti neri oggi occupano un’area abbastanza piccola, in cui si trovano in gruppi sparsi.
Un buon numero è presente in Tanzania nel cratere del Ngorongoro e nella riserva nazionale Selous.
Il Rinoceronte Bianco
Chiamato anche rinoceronte dalle labbra quadrate, il rinoceronte bianco è più grande rispetto al rinoceronte nero. È lungo 4 metri e alto quasi 2 metri e può pesare fino a 1.600 kg.
È l’unico rinoceronte in cui i maschi sono notevolmente più grandi delle femmine.
Questo rinoceronte vive in gruppi di massimo 10 esemplari, combatte con le sue corna e predilige pascolare dove ci sono erbe corte.
È più visibile e accessibile del rinoceronte nero e sopravvive oggi grazie a oltre un secolo di conservazione intensiva.
La denominazione ”bianco” non indica il suo colore, in quanto è grigio, ma si pensa che derivi dalla parola olandese ‘wijd’ e si riferisce alla sua bocca larga, adatta al pascolo.
Altre caratteristiche del rinoceronte bianco sono la testa enorme, tenuta bassa, una spalla gobba e una cresta simile a una pinna sulla colonna vertebrale.
Solitamente è possibile avvistare i rinoceronti bianchi intorno alle pozze d’acqua, dove gli animali bevono quotidianamente, o nel fango, dove si rinfrescano dal caldo di mezzogiorno.
Questa specie è più docile e tollerante rispetto al rinoceronte nero.
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