Ippopotamo

L’ESPERIENZA

Io adoro l’ippopotamo. È un animale che mi piace tantissimo e che rimango a osservare affascinata tutte le volte che lo incontro durante i safari.

Quando penso a questo enorme mammifero mi vengono in mente tanti episodi divertenti che racconto sempre volentieri.

Durante un safari in barca sul fiume Rufiji nella Selous Game Reserve, tutto sembrava tacere e scorrere lentamente e a un certo punto il ranger ha spento il motore e si è fermato.

In quel momento una alla volta come fosse un flash mob sono spuntate una decina di teste di ippopotami e in un attimo eravamo attorniati.

Tutti siamo rimasti in silenzio, senza fiatare e senza fare il minimo rumore, per non creare agitazione e non far sentire gli animali in pericolo, evitando così il rischio di essere attaccati. 

Ci siamo fatti cullare dalla sensazione meravigliosa che solo l’Africa sa regalare, in silenzio, con la pace che pervade l’anima, mentre gli ippopotami ci guardavano e osservavano ogni piccolo eventuale movimento. 

A un certo punto due ippopotami si sono spostati lasciando un varco vuoto davanti alla barca e siamo andati. 

Che esperienza. Questa è l’immagine classica che ho di questi meravigliosi animali, gli occhi fuori dall’acqua che osservano tutto quello che capita. 

Un’altra immagine meravigliosa è quella dove ci sono tantissimi esemplari insieme sulle rive a lato dei fiumi e dei laghi. A volte ci sono anche 50/100 ippopotami… sono uno spettacolo. 

Nell’immaginario di tutti, l’animale più pericoloso per l’uomo in Africa è il leone, invece il ranger mi spiegava che l’animale più pericoloso è proprio l’ippopotamo.

Durante un altro safari in barca, un ippopotamo ha fatto un salto fuori dall’acqua, come un tuffo. Subito dopo l’abbiamo visto uscire dall’acqua con il suo cucciolo. Il ranger mi ha spiegato che il tuffo era semplicemente un modo per avvisarci che c’era il cucciolo e che lo stava proteggendo.

Quanto è affascinante apprendere il comportamento degli animali, osservarli, capirli e rispettarli.