La Tanzania non solo è la ”terra” del Kilimanjaro, di isole incantevoli e di alcuni tra i più grandi e spettacolari parchi naturali dell’Africa, ma anche il teatro della Grande Migrazione, uno spettacolo naturale unico al mondo.
In questo articolo vi parlerò della Grande Migrazione per capire come funziona mese dopo mese e mentre scrivo ho davanti agli occhi la miriade di animali che sono i protagonisti indiscussi di questo spettacolo.
LA GRANDE MIGRAZIONE: UN GRANDE SPETTACOLO DEL PIANETA
La Grande Migrazione è il movimento di milioni di gnu del Serengeti, insieme a migliaia di zebre e a un numero minore di gazzelle e impala.
Questi animali si muovono secondo uno schema annuale abbastanza prevedibile, infatti migrano durante tutto l’anno alla costante ricerca di pascoli freschi e acqua.
Il momento preciso della migrazione degli gnu dipende interamente dal periodo e dalla quantità di pioggia e rappresenta un ciclo ben preciso che può variare di anno in anno in risposta principalmente alle variazioni climatiche, alla disponibilità dei pascoli e dell’acqua.
Vediamo nel dettaglio il grande evento.

La grande migrazione del Serengeti
LA GRANDE MIGRAZIONE DEGLI GNU DEL SERENGETI MESE PER MESE
Le brevi piogge iniziano intorno all’inizio di novembre. Poco dopo, a fine novembre e dicembre, mandrie di gnu arrivano sulle pianure del Serengeti, a Sud e a Est della Valle Seronera, nella zona di Ndutu e del nord dell’area di conservazione di Ngorongoro.
Migliaia e migliaia di gnu, con molte zebre e alcune gazzelle sono sparsi ovunque e si nutrono di erbe fresche e nutrienti e rimangono qui fino a gennaio, febbraio e marzo. Inoltre a febbaio nascono tanti piccoli gnu.
Gradualmente questi animali si diffondono verso ovest attraversando le pianure e ad aprile e maggio si muovono verso Nord (a nord di Seronera), migrando alla ricerca di pascoli freschi e acqua.

Gnu durante la Grande Migrazione del Serengeti
A giugno gli gnu arrivano sul lato sud del fiume Grumeti, i cui canali rallentano la loro migrazione. Mandrie di gnu si radunano vicino al fiume raggiungendo un alto numero di esemplari. Qui il fiume è una serie di pozze e canali ma non è continuo.
I fiumi rallentano la migrazione perchè gli animali sono consapevoli della presenza di coccodrilli che aspettano l’occasione per fare festa.
Dopo momenti di grande titubanza e indecisione, l’istinto è più forte e ha sempre il sopravvento e, quando il gruppo riunito è numeroso, tutti insieme attraversano il Grumeti.
La grande migrazione degli gnu continua a luglio e agosto con lo spostametno verso nord: alcuni si dirigono attraverso la Riserva di Grumeti e Ikorongo, altri attraversano il cuore del Parco Nazionale del Serengeti.

La grande migrazione_mandrie di gnu al fiume Mara
L’OSTACOLO DEL FIUME MARA
A settembre le mandrie sono sparse nel Serengeti settentrionale, dove il fiume Mara rappresenta l’ostacolo più serio alla grande migrazione.
Il fiume Mara sgorga nel Serengeti settentrionale dall’adiacente riserva Masai Mara del Kenya.
Ci sono spesso scene di panico e confusione davanti al fiume Mara, dove i coccodrilli aspettano con grande pazienza.
Gli gnu fanno avanti e indietro tante volte prima di seguire la propria natura e farsi coraggio.
Osservare le frenetiche mandrie di gnu che attraversano il fiume Mara è davvero spettacolare e il rumore degli zoccoli è un fragore emozionante che si propaga nel silenzio della natura.
A ottobre le mandrie di gnu stanno migrando di nuovo dirigendosi a Sud, attraverso il Loliondo occidentale e l’area Lobo del Serengeti.
E a novembre l’incredibile ciclo della migrazione ricomincia…
Se anche voi volete vivere un’esperienza meravigliosa, non esitate a contattarmi ai riferimenti che trovate all’interno del blog (nella sezione ‘contatti’ o nei piè di pagina) oppure tramite il mio sito commerciale (così potete anche curiosare nello stesso): www.vispatour.com
Di seguito vi regalo qualche scena della Grande Migrazione che ho ripreso personalmente durante un mio viaggio in Tanzania al Serengeti.
Potete ammirare il comportamento degli gnu, che corrono in più direzioni e si bloccano davanti al fiume anche facendo retromarcia e ritornando ancora, prima di assecondare l’istinto e attraversare.
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